7.
Monte Pellegrino in Ascoli

Matita su carta velina avorio, 110x350 mm (irregolare)
Iscritto in alto a destra: Monte Pellegrino in Ascoli
Provenienza
Eredi Costa. Liberio Merolli, Roma. Collezione privata.
Esposizioni
Il contesto dannunziano, Milano Galleria Milano, dicembre 1981-febbraio 1982, p.19, ripr., p.53.
Trenta disegni di Nino Costa, Milano Permanente, 3-27 giugno 1982, n.15, ripr.
Nino Costa, Torino Galleria Narciso, 2-31ottobre 1982, n.33.
Nino Costa, Piacenza Galleria Il Gotico, novembre 1982, n.33.
The Rediscovery of Nature. An Anthology of 19th Century Landscape Painting in the West, Giappone (itinerante), 3 novembre 1983-25 marzo 1984, p.113, n.D13, ripr.
Opere di Nino Costa, Roma Sala Margana, dicembre 2004, pp.30-31, n.19, ripr.
La struttura lineare, affine ai disegni precedenti, ricorda i disegni di Giacinto Gigante, forse non a caso. La testimonianza di tre disegni di Ischia, Posillipo e Salerno, datati rispettivamente al 1850 e al 1851 (V. Martinelli, Paesisti romani dell'Ottocento, Roma 1963, fig.54,55,56), induce a datare agli stessi anni anche Monte Pellegrino in Ascoli, peraltro recante un'iscrizione con calligrafia simile.