Archivio curato da Paul Nicholls
Ottocento Oltremanica
Storie anglo-italiane
MODELLI E ASSISTENTI - MODELS AND ASSISTANTS Home < Indietro
I modelli italiani erano molto ricercati nell’ambiente artistico anglosassone. Nell’epoca neo-classica i loro corpi sembravano di discendenza greco-romana, mentre indossando i panni di ciociare variopinte o “banditti” minacciosi, si adattavano perfettamente alla visione romantica del pittoresco e del sublime, favorendo un vero e proprio commercio a Roma in Piazza di Spagna.
Giunti anche a Londra, i migliori modelli italiani spiccavano per competenza professionale e capacità di resistere ai lunghi tempi di posa. Qualcuno, come Gaetano Meo, che posò fra gli altri per Henry Holiday e William Blake Richmond, diventò egli stesso artista. Luigi e Nicola d’Inverno furono modelli per Sargent, e Nicola fu anche suo assistente per oltre un decennio. Domenico Mancini, un pugile abruzzese, posò come Cristo in The Light of the World di Holman Hunt, e anche i suoi fratelli diventarono modelli.
Casualmente, un esule veneziano fu ritratto da William Powell Frith al centro di The Railway Station e Walter Crane fece posare un certo “Alessandro” addirittura come Venere, perché sua moglie era molto gelosa. Frederic Leighton prediligeva la Nanna, una modella che sposò il pittore Feuerbach, e anche Burne-Jones si servì di modelli italiani. E proprio alla sua modella italiana, Carmen Rossi, Whistler affidò la gestione dell’Académie Whistler a Parigi.
Almeno due scultori inglesi importanti si avvalsero di assistenti italiani. Watts si fece aiutare da Luigi Fabbrucci, residente a Londra ed espositore alla Royal Academy, che gli insegnò la tecnica del “gesso duro”, nel pieno rispetto per l’abilità artigianale italiana. Alfred Gilbert trasse la controversa figura di Eros, al centro del Shaftesbury Memorial a Piccadilly, dalle sembianze del modello italiano Angelo Colarossi. Questi imparò i segreti delle fusioni metalliche della lega di cui si servì Gilbert, tanto che nel 1947 fu chiesta la sua collaborazione per restaurare l’opera.
Italian models were much sought after in the Anglo-Saxon artistic milieu. During the neo-Classical period their bodies seemed to be of a Greco-Roman legacy, while dressed in the colourful costumes of the Ciociari, or menacing “banditti”, they became perfectly adapted to Romantic visions of the picturesque or sublime. This quality made for brisk business in the Piazza di Spagna in Rome, where they thronged.
When they reached London, the best Italian models were distinguished by their professional competence and an ability to endure lengthy moments in pose. One or two of them, like Gaetano Meo, who worked for Henry Holiday and William Blake Richmond, became artists in their own right. There were other instances. Luigi and Nicola d’Inverno posed for John Singer Sargent, and the latter was his assistant for over ten years. Domenico Mancini, a pugilist from the Abruzzi, figured as Christ in Holman Hunt’s The Light of theWorld, and his brothers also worked as models.
By chance, William Powell Frith portrayed a Venetian exile at the centre of his Railway Station and Walter Crane even made a certain “Alessandro” stand in as Venus, because his wife was jealous of female models. On the other hand, Whistler entrusted the management of the Académie Whistler in Paris to his model Carmen Rossi, and Nanna, who married the German artist Anselm Feuerbach, was a favourite model of Frederick Leighton’s. Edward Burne-Jones was another British artist who employed Italian models.
Among the Italian models and studio assistants, two names stand out in particular. Luigi Fabbrucci, who taught George Frederick Watts the gesso duro technique, was resident in London and himself an exhibitor at the Royal Academy. Angelo Colarossi was the Italian model on whose likeness Alfred Gilbert based the figure of Eros at the centre of the Shaftesbury Memorial in Piccadilly. Colarossi learned the secrets of the special alloys Gilbert employed, so that in 1947 he was recalled to London to asssist in the restoration of the sculpture.
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