1826
Il 15 ottobre nasce a Roma Giovanni Costa, figlio di Gioacchino Costa e Mariuccia Lera. Dal matrimonio nascono sedici figli: Antonio, Filippo, Giuseppe, Francesco, Anna, Paolo, Artemisia, Pietro, Angela, Giovanni, Teresa, Luigi e altri quattro morti durante l’infanzia. Il padre, di origine ligure, gestisce un lanificio a Trastevere. La famiglia abita vicino a San Francesco a Ripa.

1838
Costa dodicenne frequenta il Collegio di Montefiascone e segue gli studi classici. Disegna vedute a penna e durante l’estate trascorre molto tempo tra le vigne della villa che la famiglia possiede fuori Porta Portese. Prima di entrare in collegio sottopone i suoi disegni a Vincenzo Camuccini (1771-1844), che gli mostra i suoi taccuini e gli consiglia di studiare dal vero.

1842
Muore il padre di Costa.
Frederic Leighton (1830-1896) studia all’Accademia di Berlino.

1843
Costa frequenta il Collegio Bandinelli dove riceve i primi insegnamenti artistici da tale Durantini. Gli affari della Ditta Costa prosperano e la famiglia conduce una vita agiata.
George Mason (1818-1872) parte per l’Italia, attraversando Francia, Germania e Svizzera.

1845
Appena uscito dal collegio Bandinelli, Costa entra nello studio di Camuccini, poi frequenta all’Accademia Francesco Coghetti (1802-1875), Francesco Podesti (1800-1895) e Filippo Agricola (1795-1857). Durante l’estate disegna e dipinge la natura.
La famiglia di Leighton è a Firenze, dove Frederic frequenta l’Accademia.

1847
Convinto delle dottrine repubblicane di Mazzini, Costa si associa alla Giovine Italia.
Il 17 aprile partecipa all’abbattimento dei cancelli del Ghetto di Roma.
Esegue diversi disegni e studi dal vero.

1848
Frequenta brevemente lo studio di Francesco Podesti, che abbandona per partecipare ai moti insurrezionali, arruolandosi nella 4° Compagnia delle Legioni Romane sotto il Generale Ferrari.
Nella 3° Compagnia c’è anche Frederick Mason, fratello di George.
Durante la campagna bellica, da Foligno e Senigallia passa a Bologna, Pesaro, Rimini e Padova per raggiungere Venezia; poi si sposta a Treviso, Montebelluna e Mogliano prima di combattere il nemico austriaco a Vicenza. In seguito segue la Compagnia a Este, Ferrara e Bologna, e torna a Roma. Qui entra nello studio di Leonardo Massabò (1812-1886), dove si applica al disegno di figura, e poi in quello di tale Clerici, al quale non piace l’abitudine di Costa di dipingere su fondo corposo a biacca. Il 15 novembre assiste all’assassinio di Pellegrino Rossi.

1849
All’inizio di marzo Costa incontra Mazzini a Roma.
Partecipa ai moti contro i francesi a Roma e sistema il quartier generale di Garibaldi nella casa paterna, obbligando la famiglia a ritirarsi a palazzo Giustiniani: Garibaldi lo arruola nel suo Stato Maggiore. Alla capitolazione di Roma, la famiglia Costa torna a San Francesco a Ripa, dove il padre ospita alcuni ufficiali francesi. Contrario a quest’apertura verso il nemico, Nino lascia definitivamente la casa paterna e prende alloggio in via Punta di Diamante. Verso il 1850 si trasferisce a palazzo Lepri in via della Mercede. Torna da Massabò, che gli fa il ritratto; disegna dei gessi ed esegue qualche testina dal vero, ma frequenta anche il paesaggista francese Louis Julien Lenoble (1815-1876).

1850
Implicato con Grandoni nel processo per l’assassinio del ministro Pellegrino Rossi, è attivo nel proteggere i ricercati dalla polizia pontificia e francese, tra cui il patriota carbonaro Massimino Trusiani, nascondendoli nei pressi di Monte Gennaro. Evita di farsi vedere in pubblico a Roma, studia dal vero nella Campagna. E’ accompagnato da Lenoble a dipingere a Tivoli con altri artisti, e nel tardo autunno dipinge a Castel Fusano, poi a Porto d’Anzio, dove inizia gli studi per Donne che imbarcano legna a Porto d’Anzio. Tra le altre opere iniziate in questo periodo, ma elaborate in seguito: Ad fontem Aricinum, Le ladre di legna e Un giorno di scirocco sulla costa romana.
In ottobre Enrico Gamba (1831-1883) stringe amicizia con Leighton a Francoforte, dove studiano con Steinle allo Staedelisches Kunstinstitut.

1850-1851
Costa viaggia tra Napoli e il litorale amalfitano; a fine giugno lavora a Posillipo e a Ischia.

1852
Prende studio in Via Margutta, 33, che manterrà fino al 1902.
Stringe amicizia con George Mason, con cui condivide l’ammirazione per le vedute della Campagna di Charles Coleman (1807-1874).
Il 19 novembre Enrico Gamba e Leighton rientrano a Roma da un viaggio a Venezia e Verona.

1853
A maggio Costa conosce Frederic Leighton alla Festa degli Artisti a Cervara; in seguito è condotto da Enrico Gamba nello studio di Leighton in via della Purificazione: l’artista inglese in quel momento è intento a dipingere La processione della Madonna di Cimabue a Firenze. Frequenta lo studio dello stesso Gamba, insieme con altri giovani pittori con cui gareggia nell’abbozzare soggetti romantici.
Costa frequenta la Locanda Martorelli ad Ariccia, dove si trova con i tedeschi Peter von Cornelius (1783-1867) e Johann.Friederick Overbeck (1789-1869), il polacco Aleksander Stankiewich (1824?-1885), Massimo D’Azeglio (1798-1866), Karl Meyer (1810-1876), Arnold Böcklin (1827-1901), François-Louis Français (1814-1897), Charles Coleman e lo stesso Mason; in un’osteria ad Albano frequenta Franz Dreber (1822-1875) e Alessandro Castelli (1809-1902).
Costa conosce uno dei mecenati di Mason, William Cornwallis Cartwright (1825-1915), giovane proprietario terriero inglese di nobile famiglia e pittore dilettante, che accompagna Mason in due lunghe gite nella Campagna. Insieme a Mason Costa sviluppa anche un procedimento di preparazione monocroma su tavolette di formato lungo e orizzontale, che adopererà anche Leighton.
A Roma Costa incontra gli amici di Leighton Edward Sartoris e la moglie Adelaide (nata Kemble), cantante lirica: il loro salotto è frequentato da personalità artistiche e letterarie.
Una crescente delusione per Mazzini spinge Costa e altri romani liberali ad appoggiare Vittorio Emanuele; si riuniscono nello studio di Costa, che è incaricato di prendere contatto con Giuseppe Checchetelli nel suo rifugio a Ciciliano.

1854
Tra il 1853 e il 1854 Costa contrae una grave congestione polmonare, a causa d’imprudenze sul lavoro, ed è curato a Roma dal Dott. Ladelci. Probabilmente, sempre nel 1854, compie una spedizione con Mason e Gustav Rudolf Zahner (1825-1903) alla tenuta del Coazzo per dipingere durante la trebbiatura del grano.

1855
Incontra ad Ariccia il pittore svizzero Emile David (1824-1891), con cui lavora dal vero quotidianamente, usando spesso anche degli asinelli per i lunghi spostamenti; lo stesso David convince Costa ad abbandonare definitivamente il progetto di un grande quadro storico sul tema di Cola di Rienzo. Durante l’estate Costa compie una spedizione con Mason a Pratica di Mare, vicino ad Ardea, poi a Tor Paterna, dove dipinge Dormono di giorno per pescare la notte. Dopo aver dipinto insieme per qualche settimana, Costa e Mason si allontanano per alcuni mesi per non essere troppo influenzati l’uno dall’altro. Mason visita l’Esposizione Universale di Parigi con l’architetto George Aitchison, poi torna a Roma. Costa rimane ad Ariccia fino al 1859, ma verso fine anno soggiorna brevemente in Toscana, dipingendo a Bocca d’Arno.
Leighton torna in Inghilterra ed espone La Madonna di Cimabue alla Royal Academy, che è acquistato dalla Regina Vittoria; in autunno soggiorna a Parigi.

1856
Costa lavora tra la Toscana e la Campagna romana: la sua attività artistica nasconde un’intensa azione politica sovversiva, per cui è ricercato dalla polizia pontificia. È riferita una sua partecipazione alla Promotrice di Roma con Le donne che imbarcano legna a Porto d’Anzio.
Probabilmente visita la Toscana a fine luglio 1856 e a gennaio del 1857.
Ai primi di ottobre Leighton torna a Roma per circa tre settimane, dopo aver subito un insuccesso alla Royal Academy con The Triumph of Music; acquista da Costa Dormono di giorno per pescare la notte.

1857
Muore la madre di Costa.
Dopo il 5 maggio Mason lascia Roma per tornare in Inghilterra, dove si sposerà l’anno seguente.
Costa accompagna Stefano Bruzzi (1835-1911) nella Campagna romana e lo presenta a Böcklin; verso fine anno si ritira ad Ariccia per oltre un anno.
Leighton visita l’Algeria in autunno.

1858
In questo periodo Leighton frequenta i Preraffaelliti all’Hogarth Club, inaugurato a Londra quell'anno, e durante un soggiorno a Roma all’inizio di ottobre conosce il Principe di Galles. Costa si vede con lui e probabilmente lo accompagna nella Campagna – Cervara, Albano, Palestrina. Nel suo studio in Via Purificazione Leighton esegue una serie di teste di modelle italiane, specie della Nanna, modella e poi moglie di Anselm Feuerbach (1829-1880).
Mason si sposa con Mary Wood.
Leighton interviene per alleviare i loro gravi problemi finanziari.

1859
Tra febbraio e marzo Costa lascia Ariccia per arruolarsi nell’esercito di Vittorio Emanuele in Piemonte. Prende la nave da Civitavecchia a Genova e, durante il tragitto, rimane impressionato dalle Alpi Apuane. Da Genova prosegue per Torino e, nonostante l’età, riesce ad arruolarsi nel reggimento dei Cavalleggeri d’Aosta a Pinerolo. Non è coinvolto in alcun combattimento, ma compie gite a Torino e dintorni. Congedato dopo l’armistizio di Villafranca, si trasferisce subito a Torino, poi a Milano, dove visita Brera. Raggiunge poi Firenze alla fine dell’anno: sarà la sua residenza per oltre dieci anni, malgrado trascorra anche molto tempo a Roma.
Poco dopo il suo arrivo a Firenze, passando per Pisa, Costa si reca per qualche mese al Gombo presso la locandina Ceccherini sulla costa di San Rossore, dove dipinge il bozzetto per Il fiume morto. A Firenze incontra i Macchiaioli al Caffè Michelangiolo, legandosi in particolare con Serafino De Tivoli (1826-1892), reduce da un lungo soggiorno a Parigi, dove, come Mason, si era recato per visitare l’Esposizione Universale; il fratello Felice De Tivoli (1824-1873) presenta Costa a Giovanni Fattori (1825-1908), che in seguito frequenterà lo studio di Costa, particolarmente attratto dal dipinto Donne che imbarcano legna a Porto d’Anzio.
A Capri per cinque settimane a primavera inoltrata, Leighton dipinge un gruppo di paesaggi con particolari effetti di colore e luce, e un meticoloso disegno naturalistico The Lemon Tree, che sarà molto ammirato da Ruskin; d’estate torna in Inghilterra.
William Blake Richmond (1842-1912) visita l’Italia per la prima volta.

1860
A Firenze, Costa stringe amicizia con l’americano Elihu Vedder (1836-1923), che accompagna a Volterra per un circa mese durante l’estate a dipingere dal vero, insieme al pittore americano Thomas Hiram Hotchkiss (1837-1869). In agosto Costa è chiamato a Livorno a fare da padrino in un duello a Stanislao Mazzoni. Soggiorna a Rapallo tra il 1860 e il 1861.
Richmond visita l’Italia in estate.

1861
A Firenze Costa presenta sei opere alla Promotrice fiorentina e cinque alla Prima Esposizione Nazionale. Il titolo di Spiaggia di Livorno suggerisce che Costa abbia fatto visita a Fattori in quella città.
A Parigi Cristiano Banti (1824-1904), Telemaco Signorini (1835-1901) e Vincenzo Cabianca (1827-1902) s’incontrano con Costa, che è in buoni rapporti con il figlio dello scultore Barone de Triqueti, che li accompagna a visitare Versailles e il Louvre.
Costa assiste alla messa per la morte di Cavour (avvenuta il 6 giugno) assieme a Luigi Bechi (1830-1919), Michele Gordigiani (1830-1909) e Stefano Ussi (1822-1901).
Richmond è di nuovo in Italia durante l’estate.

1862
Costa lascia Firenze per Parigi in primavera, portando con sé alcune opere, tra le quali Donne che imbarcano legna a Porto d’Anzio. Qui stringe amicizia con Jean-Baptiste Camille Corot (1796-1875), Costant Troyon (1810-1865) e Alexandre-Gabriel Decamps (1803-1860).
Diego Martelli incontra Costa a Parigi e visita lo studio di Leighton, con cui ha un proficuo scambio di opinioni.
Verso l’inizio dell’autunno Costa si reca brevemente a Londra, accolto da Leighton, che gli presenta George Frederick Watts (1817-1904) e Edward Burne-Jones (1833-1898); è di nuovo a Firenze verso fine anno.
Leighton invia otto opere alla Royal Academy, di cui due vengono respinte.

1863
Nei primi mesi dell’anno Banti mostra a Costa un busto in terracotta raffigurante Savonarola e proposta come opera del Quattrocento, ma poi rivelatasi una falsificazione di tale Bastianini. A primavera è pregato da Leighton di soccorrere Mason, caduto in ristrettezze economiche e morali, e quindi lo raggiunge per tre mesi a Wetley Abbey nello Staffordshire. Qui esegue alcune opere, tra cui Un idillio nella Black Country, che trae ispirazione dal paesaggio, chiamato ”Etruria” dal disegno della ceramica Wedgewood prodotta nella zona. Trascina Mason per alcune settimane a Londra e a Parigi, dove l’artista romano espone due opere al Salon, Plage romaine e Forêt d’Albano, e una al Salon des Réfusés, Oliviers à l’Ariccia; effet du soir, che riesce a vendere. In seguito alla partenza di Mason per l’Inghilterra, ancora prima dell’autunno, Costa gira per la foresta di Fontainebleau, integrandosi con la colonia di artisti a Marlotte: esegue Mare aux feés e Gorge aux loups, e abbozza Ninfa nel bosco, opera ispirata dalla modella Lionne. Nel tardo autunno lascia Marlotte per Parigi, ma prima dell’inverno torna a Firenze, dove risiede in Via Maggio, 2.

1864
Costa lavora intensamente tra Firenze e Bocca d’Arno per tutto l’inverno e parte della primavera, quando probabilmente dipinge insieme a Fattori ed Ernesto Rayper (1840-1873) a Firenze e ancora con Rayper e Alfredo De Andrade (1839-1915) al Gombo, sul litorale pisano. Rimane a Firenze in via Maggio almeno fino il 23 giugno 1864. Poi, su pressione di Checchetelli, anziché seguire il suo desiderio di recarsi nuovamente a Parigi, probabilmente il 24 giugno torna clandestinamente a Roma come commissario del Comitato Nazionale Romano, e risiede in un appartamento a palazzo Bernini, con lo studio sempre in Via Margutta. Per oltre tre anni fa la spola tra Firenze e Roma in missione politica, restando però più tempo a Roma, sempre a Palazzo Bernini.
Durante l’estate Leighton è eletto Associate of the Royal Academy (A.R.A). La sua crescente fortuna personale gli consente di costruire una casa al n.2 di Holland Park Road. Visita Venezia in autunno.
Mason si trasferisce a Londra, in Shaftsbury Road, Hammersmith, dove frequenta Richmond e altri amici del periodo romano.

1865
Durante l’inverno George Howard (1843-1911), con la moglie Rosalind e la primogenita Mary, di pochi mesi, visita lo studio di Costa: nasce una feconda amicizia.

1866
In estate Costa è da Vittorio Avondo (1836-1910) al castello di Lozzolo, con Enrico Gamba, Federico Pastoris (1837-1884), Carlo Pittara (1835-1891), Ernesto Bertea (1836-1904) e altri artisti piemontesi; probabilmente dipinge poi con Avondo ad Acquacetosa. Leighton, in visita a Roma per qualche settimana in autunno, presenta a Costa diverse personalità inglesi, tra cui William Gladstone e William Blake Richmond, che appoggia le sue attività sovversive, appellandosi allo stesso Gladstone. Costa si associa agli inglesi anche per mascherare la sua attività politica. Stringe particolare amicizia con Richmond, che aveva preso studio in Via San Felice: spesso lavorano insieme dal vero e nello studio di Costa. In ottobre Leighton, Richmond e Costa vanno a dipingere insieme la Campagna, fuori da Porta Nomentana. Richmond esegue un ritratto di Costa, con qualche intervento del romano e Costa stesso esegue molti ritratti, tra cui quello di sua nipote, Attilia Narducci.

1867
Costa presenta Richmond a Elihu Vedder, che aveva studio in Via Margutta, 33, come Costa. All’inizio di marzo Costa fonda il Centro d’Insurrezione, che finanzia con i propri fondi, esaurendo così l’eredità paterna. Già a febbraio Richmond lo aiuta inviando le opere di Costa a Leighton, che promette di venderle in Inghilterra. Si cura da una grave artrite, di nuovo assistito dal Dott. Ladelci, nascondendosi dalla polizia pontificia nella casa della nipote Adele Narducci. Fallito il tentativo d’insurrezione del 22 ottobre, grazie alla complicità di Adele Narducci e travestito da borghese romano benestante, Costa raggiunge Garibaldi a Monterotondo il 2 novembre. Dopo la sconfitta di Mentana, Costa accompagna Garibaldi a Firenze in treno.
Grazie al pittore americano Hamilton Gibbs Wild (1827-1884), Richmond e, soprattutto, al Console britannico Joseph Severn, Costa riesce a salvare i beni del suo studio romano. A Firenze, risiede in un antico palazzo a San Frediano. Costa torna a dipingere anche con Richmond, in studio e dal vero. Riceve visite da Leighton e Howard.
Probabilmente è di quell’anno una breve visita a Diego Martelli a Castiglioncello, che però Costa non trova sia congeniale alla sua arte Comunque resta in contatto con il critico toscano, che a volte gli sottopone i suoi scritti.
In estate Vedder e Hotchkiss dipingono dal vero in Umbria.

1868
In primavera Richmond dipinge sui Monti Albani, ospite della famiglia Narducci e a giugno visita Costa a Firenze; prosegue poi per Assisi, dove Costa lo raggiunge per qualche giorno: lavorano insieme dal vero e ammirano opere di Cimabue, Giotto, Taddeo Gaddi e altri maestri del Duecento e Trecento italiano. Richmond rimane ad Assisi almeno fino a settembre e ricambia con una visita a Costa a Serpiolle. In autunno i due passano qualche tempo insieme a Bocca d’Arno.
Costa convince Cabianca a trasferirsi a Roma.
Vedder dipinge di nuovo con Hotchkiss in Umbria.
Il Reverendo Augustus Stopford Brooke, che diventerà uno dei maggiori mecenati di Costa, stringe amicizia con George e Rosalind Howard. Mason espone Evening Hymn alla Royal Academy.

1869
Con l’appoggio di Leighton, Costa espone Near Leghorn e Porto d’Anzio alla Royal Academy di Londra. All’inizio di maggio è a Firenze e lavora poi a Lucca.

1870
Sempre grazie a Leighton espone Casting the Net alla Royal Academy.
All’inizio di agosto Costa si trasferisce nella Campagna romana in attesa di tornare a Roma: il 18 settembre, al servizio del Generale Cadorna, partecipa attivamente con altri romani esiliati alla breccia di Porta Pia. Risiede in Via Mario de’ Fiori 42, almeno fino a dicembre, con Maria Antonia Miniati (Tonina), una ragazza conosciuta a Firenze e che sposa quell’anno. Fa parte della prima improvvisata amministrazione comunale – Governatore di Roma per due giorni, disse Richmond - sciolta poi dal Generale Cadorna. Eletto Consigliere Comunale per Trastevere a novembre, Costa si occupa immediatamente dei problemi conseguenti all’inondazione del Tevere del 1870 e poi organizza attivamente il riordinamento delle raccolte d’arte del Capitolino, nonché l’amministrazione della Congregazione di Carità. Fa parte di una deputazione per la tutela di monumenti, musei e gallerie di Roma.
Stopford Brooke visita Naworth, residenza di George Howard.

1871
Probabilmente Costa trasloca da Via Mario de’ Fiori a Piazza di Spagna, tenendo lo studio in Via Margutta. Espone al Circolo Artistico Internazionale nel Palazzo Torlonia.
I Vedder affittano una villa a Perugia dove, tranne che nel 1872, trascorrono l’estate e l’autunno fino al 1880. A fine luglio, William Davies (1826-1901) arriva con Edgar Barclay (1842-1913) e l’antiquario Hemans.
Probabilmente Costa incontra George Howard, che sosta a Roma verso Natale. Durante l’inverno Leighton incontra Walter Crane (1845-1915), in viaggio di nozze, e lo presenta a Costa, che gli mostra le sue opere nello studio di Via Margutta.
Crane frequenta Barclay e Vedder.
Marie Spartali (1844-1927) e William James Stillman (1828-1901) si sposano a primavera.

1872
Tre opere di Costa sono respinte dalla Royal Academy, ma acquistate da Hamilton Trist tramite Mason e Leighton.
Su suggerimento di Leighton, il Principe e la Principessa di Galles visitano lo studio di Costa. Senz’altro Costa si incontra con Fattori, in visita a Roma per la prima volta, dal 20 aprile almeno fino al 15 maggio.
A giugno Crane visita Napoli e rimane quattro mesi a Capri, dove incontra molti artisti tra cui Walter Maclaren (attivo 1869-1893), Edward Blount Smith (?-1899), Edith e Arthur Murch.
Durante l’inverno Costa appoggia una mostra promossa dal Circolo Artistico Internazionale al Casino del Pincio, presentando, oltre alle sue anche opere di Scipione Vannutelli (1834-1894), Giuseppe Raggio (1823-1916), Elihu Vedder, Charles Caryl Coleman (1840-1928), in polemico contrasto con quelle più commerciali della corrente di Mariano Fortuny. Frequenta le serate sociali dei coniugi Crane in compagnia di Leighton: Stopford Brooke e Somerset Beaumont, futuro collezionista di Costa, sono tra gli invitati.
Stopford Brooke è ospite degli Howard a Naworth per almeno dieci giorni a luglio; visita Bellagio a settembre.
Verso Natale gli Howard, in viaggio per Napoli, si fermano a Roma, dove quell’inverno anche Edgar Barclay esegue molte opere di soggetti italiani.
Mason espone The Harvest Moon alla Royal Academy. Muore il 22 ottobre.
Adriano Cecioni lavora in Inghilterra come illustratore per “Vanity Fair”.

1873
Il 15 febbraio la casa d’aste Christie, Manson & Woods mette in vendita a Londra le opere rimaste nello Studio di Mason. Viene allestita una mostra postuma di Mason al Burlington Fine Arts Club di Londra.
Costa è a Roma in aprile e passa l’estate a Porto d’Anzio.
Stopford Brooke è a Naworth in agosto.
Leighton viaggia in Medio Oriente.
William Davies, amico di Dante Gabriele Rossetti (1828-1882) e residente a Roma, pubblica The Pilgrimage of the Tiber, illustrato da Barclay, Davies stesso e altri.
Signorini e Giuseppe De Nittis (1846-1884) fanno una breve visita a Londra.

1874
Il 3 aprile nasce la prima figlia di Costa, chiamata Giorgia in memoria di George Mason. Il suo secondo nome è Federica, in omaggio a Leighton, suo padrino, che probabilmente è a Roma per il battesimo.
Costa espone con Edgar Barclay al Casino del Pincio e incontra Enrico Coleman (1846-1911). Presenta The Shore of the Mediterranean near Rome (identificabile con Una giornata di scirocco sulla costa romana) alla Royal Academy. Passa l’estate di nuovo a Porto d’Anzio, dove dipinge in compagnia di Vedder e finisce Le ladre di legna.
Tra il 1874 e il 1876 Costa lavora a Twilight on the Campagna, da cui l’incisore Frank Short ricaverà una mezzatinta.
Stopford Brooke è dagli Howard a Naworth ai primi di ottobre.

1875
Costa trascorre qualche tempo, tra marzo e dicembre, con moglie e figlia a Capri, in contatto con Cabianca e Maclaren; dipinge molte opere, tra cui Le ladre di sale, Capri, ora crepuscolare e I Faraglioni.
Secondo Costa, Leighton fa alcuni studi di pini nei dintorni di Pisa per The Daphnephoria.
Verso la fine del 1875 Costa fonda il Gold Club, per incoraggiare gli artisti a guardare la natura, animato per un paio d’anni dall’amatore svizzero Buchser, che organizza gite tra le osterie nella Campagna.
A dicembre Costa invita Diego Martelli a Roma per visitare gli studi dei pittori americani e inglesi, per scegliere qualche quadro per la Galleria Borrani-Lega da poco aperta a Firenze.
Gli Howard sono a Roma durante l’inverno.

1876
Probabilmente a marzo, Costa esegue La primavera al Pincio, che vende subito alla collezionista americana Mrs. Mitchell.
Stopford Brooke è a Roma a marzo.
Alla Royal Academy Costa espone Winter sunset, near Porto d’Anzio; Leighton, The Daphnephoria; Richmond, Near Via Reggio, where Shelley’s body was found.
Cabianca probabilmente soggiorna a Perugia, dove forse incontra Vedder, che da Londra vi raggiunge la famiglia; a Londra Vedder vede anche Richmond.
A settembre Costa dipinge a Venezia, Torcello e Fusina: Venezia dai Giardini Pubblici e Balcone a Venezia sono di questo periodo. Dipinge pure al Gombo, dove esegue degli studi per Il risveglio della natura; inizia anche gli studi per Leda e il cigno.
Si inaugura a Londra la Fine Art Society, dove Costa terrà una mostra personale nel 1882.
George Howard commissiona a Walter Crane il completamento del fregio nella sala da pranzo di Palace Green, ideato e iniziato da Burne-Jones nel 1872.

1877
George Howard e Stopford Brooke sono a Roma in gennaio.
A maggio, tornando da Napoli, Fattori si ferma per qualche giorno da Costa a Roma, dove ammira le sue opere; Costa gli regala molte foto delle sue opere.
D’estate Costa si trasferisce in Inghilterra, probabilmente per l’inaugurazione della Grosvenor Gallery il 1° maggio. Aperta da Sir Coutts e Lady Blanche Lindsay, la galleria, perno del Movimento Estetico, ospiterà le principali manifestazioni della Scuola Etrusca fino al 1888. Costa vi presenta A Winter Evening on the Sands near Ardea, Campagna; Howard, cinque paesaggi italiani, di cui uno di San Rossore. A luglio soggiorna prima dagli Howard a Naworth, poi per oltre due settimane dai Sartoris a Warsash, presso Bournemouth. Fa una gita con un’associazione di architetti per visitare alcuni castelli. Esigenze di salute della sua famiglia lo costringono a rientrare a Roma entro il 3 agosto. Proprio in agosto Stopford Brooke acquista Dawn, uno degli studi per Il risveglio.
Maclaren dipinge a Capri.
Costa visita Leighton a Lerici, probabilmente in autunno.
Gli Howard si fermano a Oneglia alla fine dell’anno, insieme con Jane Morris e alle sue figlie.

1878
Costa si ammala gravemente fra gennaio e febbraio.
Vergognandosi della pessima gestione della sezione italiana all’Esposizione Universale di Parigi, Costa si dimette dal Gold Club e fonda il Circolo degli Artisti Italiani. A maggio fa un breve giro dell’Umbria e della Toscana, fermandosi a Foligno, Spello, Perugia e Assisi, passando poi ad Arezzo e Orvieto. Grazie a Howard, Costa espone quattro dipinti alla Grosvenor Gallery. Costa soggiorna a lungo durante l’estate a Perugia, dove inizia La Madonna di Monte Luce, Perugia e lavora a Frate Francesco e Frate Sole.
Howard è a Venezia a maggio con la famiglia e presenta tre paesaggi veneti alla Grosvenor Gallery, ma Costa non ha risorse sufficienti per raggiungerlo; gli Howard proseguono per Roma con May Morris.
Vedder visita l’Esposizione Universale di Parigi, poi è a Venezia, a Firenze in luglio e infine a Perugia.
Alfred Gilbert (1854-1934) raggiunge Roma in ottobre.
Leighton lavora intensamente da Costa a Lerici per oltre tre settimane in autunno; esegue un ritratto di Costa sperimentando una procedura tecnica adottata da entrambi. Durante il soggiorno, a ottobre, arriva la notizia della morte di Sir Francis Grant, Presidente della Royal Academy e Leighton è eletto nuovo Presidente il 13 novembre. Poco dopo è nominato Cavaliere del Regno, quindi diventerà Sir Frederic Leighton. Costa inizia Amara e lunga (Evening at Amara Lunga, Lerici) e Una mattina a Botri.
Nelle ultime settimane dell’anno fino all’inizio del 1879, Costa ha un nuovo grave attacco di febbre reumatica, che lo immobilizza nel suo appartamento in via Tritone a Roma.
Richmond succede a John Ruskin (1819-1900) come Slade Professor of Art ad Oxford.

1879
La morte del padre Charles, avvenuta il 17 aprile, costringe George Howard a interrompere la sua visita artistica in Italia e lasciare Roma per l’Inghilterra.
Gilbert stringe amicizia con Matthew Ridley Corbet (1850-1902) a Roma e lavora su The Kiss of Victory, commissionato da Somerset Beaumont nel 1878.
Costa espone opere alla Grosvenor Gallery, alla Royal Academy, alla Walker Art Gallery di Liverpool e alla Royal Manchester Institution. Ai primi di giugno Costa attraversa la Manica con Tonina e Giorgina. Soggiornano a Palace Green, Londra, a casa degli Howard. A luglio Stopford Brooke acquista Una giornata di Scirocco, rimasta invenduta alla Royal Academy nel 1874. A settembre soggiorna brevemente a Warsash (e Christchurch, Bournemouth) da Edward Sartoris, da poco vedovo (Adelaide muore in agosto), che gli commissiona un dipinto in sua memoria; i Costa procedono per Naworth, dove rimangono fino a novembre. Qui Costa conosce la famiglia di William Morris, Lady Coutts Lindsay e molte altre personalità artistiche inglesi; esegue un ritratto di May Morris.Verso ottobre Costa si ammala di nuovo di febbri reumatiche e anche Tonina ha problemi a una gamba. Per far guarire Costa, gli Howard lo portano a Bamburgh Castle, tra le colline del Cumberland. Malgrado questo imprevisto cambiamento di programma, Costa riesce a salutare sia Richmond sia Leighton prima della partenza per l’Italia a fine novembre. Durante questo soggiorno Costa conosce Thomas Armstrong, che con Leighton appoggerà una sua mostra presso Agnew nel 1894. Tornati in Italia, i Costa risiedono in casa Manfredi a Sarzana per quasi tutto il mese di dicembre, quando, nonostante un po’ di febbre, Nino lavora alla Foce del Magra.

1880
Costa è a Roma a febbraio, marzo, aprile e forse fino alla fine di giugno. Espone due dipinti alla Grosvenor Gallery: Gulf of Spezzia, Lerici (Amaralunga) e un ritratto. A Pasqua riceve cento sterline da Stopford Brooke, che quell’anno lascia la Chiesa Anglicana. Verso l’8 luglio soggiorna a Perugia, dove rimane fino a novembre nel villino Melinelli a Monte Luce, fuori Porta Pesa, dove intende terminare Frate Francesco e Frate Sole. Progetta una grande mostra a Roma per marzo 1881.
Leighton gli fa visita Perugia per soli tre giorni, probabilmente a fine ottobre.
Adriano Cecioni lo prega di intervenire nell’organizzazione dell’Esposizione Nazionale a Torino, temendo una giuria corrotta. Costa invia a Howard una copia della sua relazione in merito, per un giudizio.
Dopo l’insuccesso della sua mostra a New York, in agosto Vedder soggiorna per l’ultima volta a Perugia, prima di proseguire per Firenze e Viareggio a settembre.
Corbet si trasferisce a Roma, dove prende studio nei Giardini Lodovici, vicino a Gilbert; abbandona i ritratti per il paesaggio. Stopford Brooke visita Naworth alla fine di agosto.

1881
Costa trascorre buona parte dell’inverno a letto senza dipingere; risiede in S. Martino Maccao, 2. Gli Howard fanno visita ai Costa a Roma in aprile, affidandogli la figlia quindicenne Mary, e proseguono per Venezia. Costa lavora a Villa Celimontana e progetta un’esposizione a Londra, ideata da Stopford Brooke, appoggiata da Howard, ma inizialmente non caldeggiata da Leighton. Attraverso lo stesso Howard, alla Grosvenor Gallery Costa invia A Naughty Girl, Capri e First Approach to the Venetian Lagoon. Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno Costa visita Milano dove, incoraggiato da Ferdinando Martini, pubblica la prima delle sue “Lettere agli artisti” su “Fanfulla della Domenica”, in occasione dell’Esposizione Nazionale di Milano.
A giugno e luglio risiede a Porto d’Anzio, quando dipinge un’Aurora. A parte una breve sosta per malattia a Roma, trascorre poi tre mesi a Perugia, dove lavora su Frate Francesco e Frate Sole e si vede con William Cornwallis Cartwright e Gilbert. In ottobre arriva Leighton, con il quale Costa fa un giro per la Toscana e per l’Umbria e con cui discute sul progetto della mostra a Londra. Costa è di nuovo a Roma a fine dicembre, forse dopo una sosta a Lerici a novembre.
Stopford Brooke è a Firenze verso la fine di settembre.
Corbet espone quattro paesaggi romani alla Grosvenor Gallery: i titoli di alcune sue opere esposte nel 1882 suggeriscono che abbia visitato Perugia e Capri quell’anno; vi espone anche Cabianca.
Durante un soggiorno in Gran Bretagna da maggio a luglio, Signorini visita Londra, Bath ed Edimburgo. A luglio anche Cabianca visita Londra, dove espone opere alla Dudley Gallery, alla Grosvenor Gallery e alla Royal Academy.
Crane viaggia in Italia con Edward Blount Smith: a Natale sono a Pisa, poi visitano il Gombo, Arezzo, Perugia e Orvieto prima di fermarsi a Roma, dove Crane, Corbet, Vedder e Gilbert si frequentano. Crane procede poi da solo a Bologna, Ravenna, Firenze, Siena e Venezia, tornando in Inghilterra entro gennaio del 1882.

1882
Fino alla fine di marzo Costa risiede a Roma, dove incontra Sir Coutts Lindsay. Costa è ancora un po’ incerto sulla mostra da farsi a Londra, ma alla fine si decide 1.
I Costa programmano una partenza da Roma per l’Inghilterra giovedì 11 maggio, fermandosi all’Hotel du Louvre a Parigi per due giorni per vedere il Salon, e giungono a Londra martedì 16. E’ ospite degli Howard per quasi tutto il soggiorno, che comprende anche una sosta a Naworth. Costa espone un’opera alla Royal Academy e un’altra alla Grosvenor Gallery. Con una presentazione di George Fleming (pseud. di Constance Fletcher), vengono esposte alla Fine Arts Society in Bond Street, 66 opere di Costa, per la maggior parte paesaggi: 43 provengono dalle raccolte di Leighton, Howard, Stopford Brooke e da loro amici e parenti. La mostra s’inaugura con successo lunedì 5 giugno: all’anteprima di sabato partecipano, tra gli altri, Leighton, il Primo Ministro William Gladstone, il Principe e la Principessa di Galles, e il critico d’arte John Ruskin. L’attenzione lusinghiera all’uomo e alla sua arte, in società e sulla stampa, gli conferisce una breve notorietà. Durante un ricevimento a casa di Leighton all’inizio di luglio, Costa incontra Julia Cartwright, nipote di William, che scriverà un circostanziato articolo biografico su “The Magazine of Art” nel 1883 e diventerà d’ora in avanti il suo “angelo custode” nell'ambiente artistico inglese.
Cabianca visita Londra da metà maggio a metà luglio, esponendo un’opera alla Dudley Gallery e due all’United Arts Gallery; si vede a Londra con Mario De Maria (1852-1924).
Costa resta a Perugia per due mesi fra l’estate e l’autunno, potendo però dipingere solo per due giorni. Presenta lo scultore Alfred Gilbert a Leighton, che soggiorna come suo solito all’Hotel Bruffani; a settembre dipinge a Perugia con Roma Cartwright, cugina di Julia Cartwright. Costa è a Lerici in ottobre, poi a Roma all’inizio di novembre.
Alla Grosvenor Gallery, Corbet e Edith Murch espongono entrambi cinque opere, alcune ambientate a Capri.
A fine settembre Crane riparte per l’Italia con moglie, figli e governante; a Roma, dove conosce Lili Heilbig e William Davies, rivede i Murch, Corbet, Gilbert e i Costa, con i quali stringe un rapporto particolarmente amichevole. Crane tornerà in Inghilterra a giugno 1883, dopo aver terminato una commissione per un cliente americano.

1883
Costa rimane a Roma fino a fine giugno: dal 21 maggio al 9 giugno ospita Fattori a casa sua. Probabilmente trascorre luglio e agosto tra Porto d’Anzio e Bocca d’Arno, dove dipinge insieme all’allievo Napoleone Parisani (1854-1932). A settembre e ottobre è a Siena, dove conosce Franz von Lenbach (1836-1904) e accompagna Leighton in giro. Torna poi a Roma entro l’11 novembre, dopo una breve visita a Firenze. Julia Cartwright invia a Costa l’articolo da pubblicare sul “Magazine of Art”: Costa esprime la sua approvazione e le invia in omaggio Mattina sui Monti Branzi, esposta alla Grosvenor Gallery.
Signorini visita Londra e, come Costa, espone alla Royal Academy e alla Grosvenor Gallery. Il mercante Arthur Lucas presenta venti sue opere del Mercato vecchio di Firenze e, attraverso Costa, Signorini conosce Leighton, che gli agevola una commissione da parte della sua cliente, Mrs. Eustace Smith.
Costa presenta alla Royal Academy The Mere (il laghetto di Castle Howard). Criticato pesantemente per la gestione della Royal Academy, Leighton non riesce più ad appoggiare Costa, che per quattordici anni non esporrà più.
Costa pubblica sulla “Gazzetta d’Italia” degli articoli polemici sull’Esposizione Nazionale a Roma, nella quale è rappresentato solo dal ritratto fattogli da Leighton.
Costa risiede a Roma almeno dall’11 novembre.
A metà settembre, Stopford Brooke si trova a Naworth, in procinto di partire per Firenze.
A dicembre, Thomas Armstrong, ora Direttore dell’Arts Division della South Kensington Museum, a Roma frequenta Costa, Gilbert, Corbet e Arthur Murch.
Durante l’inverno si forma attorno alla figura di Costa un gruppo di pittori denominata “Scuola Etrusca”, dal soprannome di Costa, detto ‘L’Etrusco”. Il principio delle loro operare sta nel cogliere un sentimento dalla natura, attraverso la diretta osservazione del vero. I primi soci sono: Costa, Howard, Corbet, Edith Murch, Barclay, Maclaren, James, Richmond, Cesare Formilli (1860 ca.-1935 ca.), Parisani, Gaetano Vannicola (1859-1923); nel 1884 si unisce Norberto Pazzini (1856-1937); nel 1885, Giuseppe Cellini (1855-1940), Lemmo Rossi-Scotti (1848-1926), Giulio Rolland (1859-1913); dopo il 1886, Marie e Lisa Stillman (1875-?) (La Bibbia Etrusca).
Leighton, convinto che l’assenza di artisti contemporanei di maggior merito sia sfavorevole al prestigio della Royal Academy, organizza un’esposizione di Rossetti alla fine dell’anno e spinge l’elezione di Burne-Jones ad Associate of the Royal Academy (A.R.A.) nel 1885. Gli Howard probabilmente visitano Roma per due mesi durante l’inverno; William Cartwright vi risiede fin dall’inizio di settembre: qui ospita la pupilla di Leighton, Dorothy Dene, della quale Costa esegue un ritratto.

1884
Verso fine marzo Costa si trasferisce a Palazzo Odescalchi in Prati, tenendo lo studio sempre in Via Margutta. Le spese per la nuova casa, e le cure per la malattia reumatica di Tonina, che dura fino a luglio, impediscono a Costa di compiere grandi viaggi. Lavora a La Ninfa con una nuova modella, e a San Francesco. A giugno comunica a Diego Martelli la sua intenzione di andare a Vallombrosa, Viareggio o Bocca d’Arno. All’esposizione estiva della Grosvenor Gallery Costa presenta St. John Lateran, from Villa Mattei, Corbet e Howard altre vedute romane e Maclaren un soggetto caprese. Costa invia due piccole opere a Leighton nella vana speranza che siano esposte alla Royal Academy. A luglio, Lenbach esegue tre ritratti di Giorgina Costa a Roma.
Il Conte Lemmo Rossi-Scotti presenta a Costa Norberto Pazzini, che diventerà il suo allievo prediletto.
Il gruppo della Scuola Etrusca spicca tra gli espositori alla mostra The Art of the Grosvenor Gallery, allestita a Liverpool.
A novembre Cecioni pubblica una biografia di Costa su”La Domenica Letteraria”.
Nasce Aurea, l’ultima degli undici figli degli Howard, ma incomprensioni fra George e Rosalind condurranno progressivamente alla loro separazione.

1885
Sembra che Costa sia rimasto a Roma fino a metà giugno, forse per la gravidanza di Tonina, che la costringe a letto: la notte del 2 giugno nasce Rosalinda (dal nome della moglie di George Howard) Dora Attilia Etrusca.
Alla rassegna della Grosvenor Gallery sono presenti: Corbet, Costa, Howard, Blount Smith, Gilbert, Edith Corbet, Roma Cartwright, Telemaco Signorini.
Alla Promotrice romana Costa espone tre opere, peraltro presentate male: a marzo Edoardo Scarfoglio lo attacca sul “Fanfulla della Domenica” scatenando una polemica violenta. Nonostante la pressione di Fattori su Martelli e Ferdinando Martini, Ministro della Pubblica Istruzione, lo Stato non acquista nessuna opera di Costa per la Galleria Nazionale. Il suo insuccesso e la delusione per la situazione artistica romana lo spingono a pubblicare un suo programma per i giovani artisti romani in “Art en Italie”, basato su “amore” e “libertà”. In seguito alle lamentele pervenutegli da Alfredo Ricci (1864-1889) e Alessandro Morani (1859-1941), tra il 1885 e il 1886 Costa forma la Società In Arte Libertas. Trova sostegno morale e materiale nei suoi seguaci “etruschi” in Inghilterra, malgrado alcune critiche negative sulla stampa.
A settembre si trova a Bocca d’Arno nella casa che acquista quell’anno a Marina di Pisa, dove intende passare ottobre e novembre e dove soggiornerà quasi ogni anno, ospitando vari amici, specie i membri della Scuola Etrusca: nel 1885 gli fa visita William Davies. Trascorre Natale a Roma.
A ottobre, Stopford Brooke visita Venezia, e la famiglia Howard la Svizzera.

1886
Sembra che Costa rimanga a Roma fino al 19 luglio, quando parte per Bocca d’Arno, dove resta fino all’inizio di dicembre. Fra i visitatori: Corbet a novembre, Edith Murch, che rimane cinque settimane e Coutts Lindsay che, durante una sosta a novembre, consiglia Costa di togliere la figura nel dipinto, Il fischiatore, che sta eseguendo per Howard.
Alla Grosvenor Gallery Costa espone tre dipinti, tra cui Frate Francesco and Frate Sole, che vende subito a Howard per seicento sterline. E’ uno di molti acquisti con i quali Howard sostiene la fortuna economica del suo maestro in questi anni. Corbet vi presenta quattro vedute di Bocca d’Arno, e una di Perugia.
Alla prima esposizione della Società in “In Arte Libertas” presso lo studio del pittore Giorgi in Via San Niccolò di Tolentino, Costa espone sei dipinti, ma viene eclissato dalle novità nei lavori di De Maria. Costa esporrà ininterrottamente con la Società fino all’ultima manifestazione del 1902.
La Royal Academy subisce duri attacchi da più parti: William Holman Hunt (1827-1910), Crane e George Clausen (1852-1944) propongono un’esposizione nazionale con pari diritti per tutti i partecipanti.
William James Stillman diventa corrispondente di “The Times” a Roma, dove la famiglia si stabilisce probabilmente fino al 1898, con frequenti visite a Londra.
Stopford Brooke visita Venezia a settembre.

1887
All’inizio del nuovo anno, probabilmente a febbraio, Mary Howard soggiorna con i Costa a Roma.
Per i primi sei mesi, Costa lavora sempre a Roma, dove, da marzo ad aprile, si tiene la seconda mostra di “In Arte Libertas” nello studio di Scipione Vannutelli al primo piano del Palazzo Pamphilj in Piazza Navona. Costa presenta dodici opere, eseguite tra il 1852 e il 1879 circa. La mostra è inaugurata dal Ministro per la Pubblica Istruzione, Coppino, e visitata dalla Regina Margherita. Ad agosto visita Arezzo, dipingendo poi a Bibbiena e nella zona tra Vallombrosa, Camaldoli e L‘Averna; procede poi per Bocca d’Arno, dove rimane da settembre a dicembre. Corbet resta con i Costa a Bocca d’Arno dall’inizio di settembre almeno fino a dicembre; all’inizio di ottobre due pittori identificabili con gli americani Harper Pennington (1854-1920) e Chauncey Bradley Ives (1810-1894), amici dei Vedder, ed entrambi “aspiranti estruschi”, risiedono al vicino albergo Ascani. Howard rinuncia a una sua visita programmata a fine agosto, ma promette di venire a Roma a primavera. A ottobre Leighton soggiorna a Perugia e probabilmente raggiunge Costa a Bocca d’Arno per poi visitare Pisa e Firenze. Anche William James Stillman Alla Grosvenor Gallery Costa espone due opere, di cui una della costa pisana; Corbet, Edith Murch, Roma Cartwright, Howard e Vannicola presentano dei paesaggi italiani.
Alla Royal Jubilee Exhibition di Manchester espongono i seguenti “etruschi”: Barclay, Crane, Gilbert, Leighton, Maclaren, Mason (8 opere) e Richmond.
A settembre il crescente insuccesso della Grosvenor Gallery spinge C.E.Hallé a invitare Costa a esporre alla nuova galleria in Regent Street (la New Gallery). L’artista propone l’invito a Howard, auspicando una buona rappresentanza del gruppo “anglo-etrusco”.

1888
A fine gennaio Costa è a Roma. Per qualche giorno all’inizio di giugno, poi, si reca a Terracina; dal 9 luglio fino all’inizio di settembre si trasferisce a San Felice Circeo per favorire la guarigione di Tonina.
A San Felice, dove lavora su Ad fontem aricinum, è accompagnato da William, Bella e Lisa Stillman. In seguito prosegue per Bocca d’Arno. All’Italian Exhibition, inaugurata a Earl’s Court a maggio, è presente il gruppo di “In Arte Libertas”, Costa compreso, con quattro opere, tra cui un ritratto della figlia Giorgina e uno della musa di Leighton, Dorothy Dene. S’inaugura in Regent Street la New Gallery, fondata da J.Comyns Carr e C.S.Hallé dopo un litigio pubblico con Sir Coutts Lindsay, a causa della gestione commercializzata della Grosvenor Gallery. I primi screzi tra Costa e Coutts Lindsay risalgono al 1886: ora, anche se Costa espone un quadro, per l’ultima volta alla Grosvenor Gallery, la Scuola Etrusca si trasferisce nella nuova sede. Alla New Gallery Costa espone The First Smile of Morn (noto anche come Il Fischiatore), di cui impone l’acquisto a Howard per ottocento ghinee. Crane, Morris e Burne-Jones espongono all’insegna dei “Combined Arts”: in seguito viene fondata la “Arts and Crafts Society”.
Forse il desiderio di vedere le tre esposizioni alle quali partecipa a giugno, spinge Costa a progettare una visita a Howard in agosto; aveva già rinunciato a un suo primo invito a causa della malattia di Tonina e delle esigenze scolastiche di Giorgina. Tuttavia, alla fine di novembre è con George Howard a Naworth, e procede poi a Castle Howard. Il 10 dicembre lascia Castle Howard in tempo per cenare con Leighton a Londra e in seguito si vede con Dorothy Dene e la sua famiglia (“the Dorotheas”) e infine con Richmond, poco prima del rientro a Roma, dove si trova per Natale.
Howard viaggia in Egitto.
Muore Edward Sartoris.
Richmond è nominato Associate of the Royal Academy (A.R.A.).

1889
E' registrata la presenza di Costa a Roma all’inizio di febbraio e alla fine di aprile: riceve una visita di Mary Howard, probabilmente all’inizio di marzo. Sembra che rimanga a Roma fino a estate inoltrata per lavorare su Ad Fontem Aricinum, per il quale posa anche sua allieva Roma Cartwright. Elabora pure altri dipinti iniziati oltre vent’anni prima: La Ninfa (1862), Il Fiume Morto (1860), Le Donne sulla spiaggia di Porto d'Anzio (1852). E’ sempre più insistente nelle vendite a Howard. Lavora intensamente dall’alba al tramonto, nonostante un grave attacco di artrite a fine aprile.
Le recensioni positive della Scuola Etrusca persuadono Costa ad abbandonare il progetto di un’esposizione separata a Londra, dove tuttavia cerca di allacciare un rapporto con Thomas Agnew, attraverso Howard. Alla New Gallery Costa espone tre dipinti di cui uno, Alma parens virum, viene senz'altro acquistato dal mercante Obach: partecipano Corbet, Francesca Drage, Alessandro Morani, Lisa Stillman e anche Ernest Hébert (1817-1908), su invito personale di Costa.
Il gruppo “In Arte Libertas” espone insieme agli Amatori e Cultori in via Nazionale: partecipano Francesca Drage, Leighton, Lisa Stillman. Alla Walker Art Gallery di Liverpool espongono Costa, Corbet ed Edith Murch.
A fine luglio Costa fa un giro in carrozza per otto giorni con sua figlia Giorgina e Francesca Drage, prima di fermarsi a Torre al Prato, Serpiolle, fino alla fine di settembre; qui è raggiunto da Richmond, che arriva da Bocca d’Arno. Durante il successivo viaggio a Pisa e Bocca d’Arno, la rottura di una gamba rende Costa permanentemente zoppo. George e Cecilia Howard, Corbet e Francesca Drage dipingono con Costa a Bocca d’Arno in autunno, quando Howard gli acquista un’opera, probabilmente Bocca d’Arno, esposta alla New Gallery nel 1890. E’ documentata la presenza di Costa a Siena il 7 ottobre, ma rimane a Bocca d’Arno almeno fino al 20 dicembre per cercare di terminare Il Fiume Morto.
Mary Howard sposa Gilbert Murray (George Gilbert Aime Murray), e George eredita il titolo di 9th Earl of Carlisle.
Durante l’estate Thomas Armstrong è a Perugia; Corbet è in Italia da agosto fino a gennaio 1890, e forse oltre, soffermandosi a Firenze e a Bocca d’Arno.
Stopford Brooke presenta l’acquaforte tirata da Frank Short da un’opera di Costa, di proprietà George Howard (Twilight on the Campagna), in un opuscolo pubblicato da Robert Dunthorne.

1890
Costa trova uno studio nel Palazzo Odescalchi, dove abita, pur conservando quello in via Margutta. A gennaio il dolore alle gambe gli impedisce di lavorare dal vero.
In aprile Cartwright e sua figlia Roma vedono Costa a Roma. Cartwright e Costa compiono un viaggio a Taranto per incontrare Sir James Lacaita. A primavera è probabile una visita a Roma di Stopford Brooke con qualche familiare.
In agosto Giorgina si ammala gravemente di febbre tifoide, impedendo a Costa di partire per la Toscana prima del 10 settembre, quando si trova ancora a Roma. A Bocca d’Arno dipinge con Howard, Corbet e Francesca Drage, con cui fa una spedizione a cavallo al Gombo. Corbet tornerà con Costa a Roma, restandoci probabilmente fino alla primavera del 1891.
I coniugi Crane visitano l’Italia da fine settembre all’inizio di novembre, fermandosi a Firenze, dove incontrano Leighton; a Venezia soggiornano con Eugene Benson (1839-1908) e moglie, e la figliastra Constance Fletcher.
“In Arte Libertas”pubblica uno statuto di diciassette articoli riguardanti norme pratiche. I soci sono: Cabianca, Costa, Formilli, Morani, Pazzini, Raimondo Pontecorvo (attivo 1880-1925), Raggio, Ricci, Rossi-Scotti, Enrique Serra (1859-1918) e Vannicola. Alla mostra del gruppo partecipano: Gilbert, Lisa e Marie Stillman, Leighton, e probabilmente Edith Murch, Corbet e Howard. Opere di Fattori, Segantini, Signorini, Gioia, Ferretti, Parisani, Carnevali, Maccari e De Carolis sono esposte insieme con altre di Rossetti, Burne-Jones, von Lenbach, Böcklin, Charles François Daubigny (1817-1878), Hébert, Pierre Puvis de Chavannes (1824-1898) e John Singer Sargent (1856-1925).
Alla New Gallery espongono Costa, Rossi-Scotti, Parisani, Corbet, Howard, Francesca Drage: il “Magazine of Art” osserva una caduta di qualità nel gruppo etrusco.
A settembre i Crane soggiornano per qualche settimana presso lo scultore americano J.W.Swynnerton (1848-1910) a Carrara; si fermano poi a Firenze, dove incontrano Leighton, e Venezia, dove sono ospitati dai Benson. Ritornano a Londra all’inizio di novembre.

1891
D’inverno Marie Stillman dipinge con Costa alla Villa Adriana. Costa rimane a Roma a lungo: a primavera riceve Stopford Brooke; anche Mary Howard e suo marito Gilbert Murray visitano i Costa.
Nella sede di “In Arte Libertas” espongono Corbet, Leighton, Marie e Lisa Stillman; sono esposte 33 opere di Costa e anche la mezzatinta tirata da Frank Short.
Alla New Gallery Costa espone quattro opere, Howard The Fort at Bocca d’Arno, The Edge of the Pine Forest, Pisa, Corbet uno studio delle montagne pisane, Parisani due paesaggi.
A luglio Costa si trova a Bocca d’Arno; in agosto visita Montepulciano e a settembre e ottobre sosta a Perugia, dove incontra Rossi-Scotti e Leighton, venuto come d’abitudine per scrivere il suo discorso annuale alla Royal Academy. Qui Costa crede di aver terminato il dipinto grande del Fiume Morto.
Costa probabilmente rientra a Roma ai primi di novembre; verso fine mese attraverso Julia Cartwright, incontra il giovane critico inglese Roger Fry.
Matthew Ridley Corbet sposa Edith Murch, vedova del pittore Arthur Murch.
Crane allestisce una mostra personale alla Fine Art Society, Londra, fra giugno e luglio.
Julia Cartwright s’incontra con G. F. Watts a luglio.

1892
A gennaio tutta la famiglia Costa è costretta a letto dall’influenza.
Marie Stillman e la sua famiglia, John Henry Middleton (sposerà Bella Stillman a dicembre), Richmond e sua moglie, figurano tra quelli che visitano Costa a Perugia d’estate: è l’ultimo soggiorno di Costa a Perugia. Costa lavora intensamente, dipingendo tutta la giornata, fin dalle prime ore del mattino. Rimane a Perugia fino al 17 settembre; in seguito compie un giro di Perugia, Assisi, Spello, Spoleto e Roma con Leighton, e di Orvieto, Siena, Firenze e Pisa. Almeno dal 31 ottobre, Costa risiede alla Locanda Ascani a Bocca d’Arno, essendo solo. Gli Howard visitano Firenze, all’insaputa di Costa.
Alla vendita della collezione di John Hamilton Trist il 9 aprile da Christie, Manson & Woods, Stopford Brooke acquista tre opere di Costa. Richmond e Alfred Gilbert, ora eletto Royal Academician (R.A.), espongono alla “In Arte Libertas” insieme a Leighton, Effie, Lisa, Marie e William Stillman.
Alla New Gallery Costa espone due opere, di cui Virginia di Monte San Giorgio, Perugia, che risulta già esposta nella stessa sede nel 1889; Marie Stillman presenta In the ruins of the Palace of Septimius Severus.
Durante l’inverno Costa inizia a dettare le sue memorie alla figlia Giorgina.

1893
Costa resta a Roma per tutta l’estate, fino a metà settembre, per cercare di terminare Ad Fontem Aricinum e La Ninfa. Sembra che non si sia visto con Leighton, che compie l’annuale soggiorno a Perugia in ottobre, ma che sia rimasto a Roma fino a dicembre, lavorando ora a Castel Fusano su un dipinto per Stopford Brooke, Una natura addormentata da secoli (Sogno di riposo).
Lisa Stillman e Richmond espongono alla “In Arte Libertas”.
Alla New Gallery Costa espone tre opere, tra cui un paesaggio inglese, Corbet un tramonto italiano, Marie Stillman ed Edith Corbet dei paesaggi di Perugia.

1894
Grazie all’interessamento di Howard e Armstrong e con l’appoggio di Burne-Jones, si tiene una piccola esposizione di tredici opere di Costa presso Agnew a Londra, allestita in una sala interna senza destare grande interesse: Agnew riesce a vendere Virginia di Monte S. Giorgio alla National Gallery di Sydney in Australia per 300 ghinee; inoltre altre due opere a Douglas Freshfield e una a George Murray Smith. Alla New Gallery Costa presenta tre opere, tra cui A Dream of Rest, appena acquistata da Stopford Brooke. Le vendite sono preziose perché Costa si trova in difficoltà economiche, dovendo affrontare, tra l’altro, le spese dell’imminente matrimonio di Giorgina con il giovane avvocato Gian Francesco Guerrazzi. Espongono anche i coniugi Corbet.
Costa soggiorna a Bocca d’Arno dai primi di agosto probabilmente fino alla fine di ottobre. A settembre riceve la visita di Leighton, Marie Stillman, Zina e William Hulton (?-1921).
Richmond arriva a Roma a fine marzo e lavora ad Assisi.
Alla Royal Society of British Artists Leighton presenta Fiume Morto, Gombo, Pisa, che dal titolo si direbbe dipinto in compagnia di Costa, forse nel 1892.
Durante l’inverno Marie Stillman dipinge con Costa fuori da Porta Nomentana.

1895
In ottobre Leighton, ormai ammalato, compie il suo ultimo viaggio in Italia. Soggiorna con Costa a Palazzo Odescalchi, e i due visitano Siena e Firenze insieme per vedere le opere degli antichi maestri.
Stopford Brooke visita Pisa e Bocca d’Arno a maggio, e in seguito Viareggio, Lucca, Firenze e Venezia.
Costa espone Ad Fontem Aricinum alla prima Esposizione Internazionale di Venezia; presenta All’ombra dei noccioli presso il lago di Albano alla New Gallery, dove espongono anche Edith Corbet e Marie Stillman.
39 dipinti di Mason sono esposti alla Royal Society of Birmingham Artists.
Richmond è nominato Associate of the Royal Academy (A.R.A.).

1896
Costa probabilmente trascorre l’inverno a Bocca d’Arno, perché è documentata la sua presenza a Marina di Pisa a febbraio, ma è a Roma per l’inizio di aprile.
Leighton muore il 25 gennaio, non prima di essere nominato Baron Leighton of Stretton, il primo artista a ricevere quest’onorificenza. In parte proprio per risolvere i problemi inerenti al testamento di Leighton, Costa intraprende il suo ultimo viaggio in Inghilterra a giugno, restandovi fino alla fine di luglio. Soggiorna presso i coniugi Corbet e poi a casa degli Howard a Palace Green, ospitato da Cecilia, ma apparentemente senza incontrare George, Rosalind o Mary. Mary Howard invia a Costa a Londra una collana come regalo di fidanzamento per Giorgina. Dieci dipinti di Costa figurano nella vendita della proprietà di Leighton presso la casa d'aste Christie, Manson & Woods l’11, 13 e 14 luglio. Costa visita l’esposizione, incontrandosi il 7 luglio con Henry e Julia Cartwright e con Corbet. Costa incontra Julia Cartwright di nuovo presso i Corbet il 20 luglio, e qualche giorno dopo anche a casa di Burne-Jones, dove Julia Cartwright fa da interprete. Costa vede anche Laurence Alma-Tadema (1836-1912), che abitava in Grove End Road accanto ai Corbet, e Marie Stillman; visita Cartwright alla sua villa ad Aynhoe nell’Oxfordshire.
Costa forse passa da Agnew, che ha in carico ancora sei suoi dipinti da vendere, e probabilmente visita la New Gallery, dove espone cinque opere, tra cui Risveglio – the sun’s first rays on the Carrara Mountains. Gli viene assicurata la vendita dell’opera, che sarà donata alla National Gallery nel 1897 attraverso una sottoscrizione di allievi e amici, tra cui Burne-Jones e Watts.
Tramite Julia Cartwright, Costa vende alla collezionista May Rutson due dipinti, di cui uno è la grande versione di Il Fiume Morto. Rientra a Roma ai primi di agosto, rinfrancato dal viaggio.
La Fine Art Society dedica un’esposizione invernale agli schizzi e studi di Leighton.
Costa recensisce polemicamente sul periodico “Don Chisciotte” la mostra della Società di Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma. I Costa si trasferiscono a Bocca d’Arno: a novembre, ormai da solo, Costa riceve le visite dai Corbet e alcuni loro familiari, insieme all’On.Walter John James (1869-1932), Lord Northbourne e figlio di Sir Walter Charles James, e probabilmente allo scrittore americano Laurence Hutton. Alla New Gallery Edith Corbet espone un ritratto della Signora James; alla Royal Academy e a Liverpool espone, tra l’altro, Alban Hills from St. John Lateran.
Il busto in terracotta di Savonarola, eseguito in stile rinascimentale dal falsario Giovanni Bastianini e acquistato da Banti e Costa a Firenze nel 1862, dopo essere stato restaurato da Alfred Gilbert nel 1888, è acquistato come opera dello stesso Bastianini dal South Kensington Museum, tramite J.H. (Jack) Middleton.

1897
Costa probabilmente passa l’inverno a Bocca d’Arno, da dove scrive a Francesco Gioli (1846-1922) il 3 febbraio.
Sul numero di marzo del “Cornhill Magazine” Costa pubblica un tributo a Leighton (Notes on Lord Leighton), e la Royal Academy allestisce una mostra commemorativa. Alla stessa Royal Academy Costa espone un’opera per l’ultima volta, Bamborough Castle 2, forse acquistata da Alma-Tadema attraverso Corbet, che vi espone due paesaggi toscani. Alla New Gallery Costa presenta una veduta pisana e una marina, Edith Corbet un paesaggio toscano e Marie Stillman una veduta della Campagna romana.
A giugno Costa è a Roma, ma si reca in seguito a Bocca d’Arno dove, rimasto solo con Rosalinda, è colpito da una commozione cerebrale, che lo lascia invalido. Vi rimane in convalescenza fino a pochi giorni dal matrimonio di Giorgina, celebrato il 23 dicembre.
A luglio, a casa di Burne-Jones, Julia Cartwright incontra George Howard, che la ringrazia per la sua recente difesa di Costa.
A novembre Corbet dipinge a San Gimignano e alla Royal Academy presenta Vespers, Carrara Mountains e Florence, from Bellosguardo.

1898
A Roma in aprile, Costa riceve la visita di Rosalind Howard, che gli acquista due opere: Il mio giardino a Bocca d’Arno e La vigna del prete sotto la valle ombrosa. Rimane a Roma fino ad agosto, poi si trasferisce a Bocca d’Arno, dove rimane fino alla fine di ottobre. Sempre più invaghito dal culto di San Francesco, ormai dipinge poco, limitandosi a ritoccare opere già eseguite.
Burne-Jones muore il 16 giugno. A settembre muore Hubert George, il quarto figlio degli Howard.
Alla New Gallery Costa espone In Maremma e The River Serchio from the walls of Lucca, Cabianca In the Shadow of the Parsonage, Marie Stillman una veduta di Perugia. Alla Royal Academy Matthew Ridley Corbet espone Florence in Spring, Edith Corbet The Little Tuscan.

1899
Costa trascorre quasi tutto l’anno a Roma, ma è di nuovo a Marina di Pisa fino a fine ottobre. Qui i coniugi Corbet restano con Costa qualche tempo prima di spostarsi a Volterra; George Howard visita l’Italia, forse incontrandosi con Costa a Bocca d’Arno a fine ottobre per poi procedere dai Corbet a Volterra.
Costa espone quattro dipinti alla Terza Esposizione Internazionale di Venezia.
Il 19 dicembre si riuniscono i soci d “In Arte Libertas”: Sartorio propone che il gruppo partecipi come tale all’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1900, com’era già successo a Venezia nel 1899.
Alla New Gallery Costa espone Evening; a kiss from the sun to the odorous pinewoods; Marie Stillman Via Praenostica, Rome, Lake of Nemi, e Sunrise at Anacapri. Alla Royal Academy Matthew Ridley Corbet espone The City of Flowers, From Volterra, looking towards the Pisan Mountains, Edith Corbet A River Farm.

1900
Alma-Tadema visita Roma a marzo.
Alla mostra estiva della New Gallery Costa espone Un sospiro della sera (Evening Sigh), Matthew Ridley Corbet Almond Blossoms, Assisi e San Gemignano, Pazzini The Republic of San Marino, Rossi-Scotti The Ave Maria, Parisani Among the Umbrian mountains, Paolo Ferretti (1864-1937) Twilight; l’esposizione invernale è dedicata alle opere di Richmond.
Alla Royal Academy Edith Corbet presenta due paesaggi di Assisi.

1901
Gravemente debilitato, Costa sopravvive grazie all’assistenza della moglie e delle figlie, ma riesce a lavorare ancora sei ore al giorno. Scarta il progetto di una mostra in Inghilterra, in parte dissuaso dal figlio di George Howard, Charles, che visita Costa con la moglie ad aprile. A gennaio vende diverse opere a George Howard: tre studi dal vero, eseguiti rispettivamente a Villa Adriana, a Sienn e in Inghilterra, per £24; Castel Fusano per £200. Inizia un ritratto di Rosalinda durante l’estate ed esegue Il Bandito della Fajola: tutte e due le opere sono rimaste incompiute.
Da gennaio a maggio Costa si trova a Roma, dove partecipa all’esposizione di “In Arte Libertas” con Il calar della luna sul Mar Tirreno; alla New Gallery espone Where the Arno meets the sea e In Etruria.
Alla Royal Academy Edith Corbet espone Rising Moon, e Matthew Ridley Corbet Valdarno - Evening, che viene acquistato dalla Chantrey Bequest. Corbet è nominato Associate of the Royal Academy (A.R.A.) e soggiorna a Viareggio in autunno.
A dicembre Costa si trova a Bocca d’Arno.

1902
A marzo i Corbet visitano Roma dove trovano Costa a letto con la bronchite. Portano via molti suoi studi degli anni Cinquanta e Sessanta, che si vendono facilmente; anche Douglas Freshfield ne acquista diversi.
Nel corso dell’estate Costa lascia lo studio in Via Margutta, 33.
Costa espone alla New Gallery, per l’ultima volta: Bocca d’Arno e The setting of the Full Moon in the Mediterranean. Matthew Ridley Corbet espone Sunrise, Marie Stillman Una Scena della Villa Landor e St Francis blessing the Pigeons he has liberated. Costa partecipa con due opere all’ultima esposizione di “In Arte Libertas”.
Crane visita l’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna a Torino, della quale è membro del Comitato Organizzativo della Gran Bretagna, e responsabile per l’allestimento di una sezione dedicata all’Arts &Crafts Exhibition Society.
Matthew Ridley Corbet muore il 25 giugno.
Il 13 luglio Costa vende Una sera in Maremma a Cecilia Roberts per £50, e Marina in movimento, Il Tirreno (1874) e Spiaggia di mare a George Howard per £35 e £50.
A fine luglio Costa è ancora a Roma, ma trascorrerà Natale a Marina di Pisa.
Durante un soggiorno di tre settimane a Bocca d’Arno Costa detta molte delle sue memorie a Olivia Agresti Rossetti, nipote di Dante Gabriele Rossetti, che le pubblicherà nel 1903 e nel 1904.

1903
Il 31 gennaio Costa muore a Marina di Pisa, dove viene sepolto.
Alla quinta Esposizione Internazionale di Venezia Diego Angeli presenta cinque dipinti di Costa, tra cui La Ninfa e Le Donne sulla Spiaggia di Porto d’Anzio. L’ultimo è acquistato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, grazie all’interessamento di William Cartwright, la Contessa Pasolini e altri, per la cifra di L. 10,000.
Alla New Gallery Marie Stillman espone St Peter’s at Dawn from Porta Pinciana.

1904
La bara di Costa viene riportata a Roma e, dopo un funerale con onoranze pubbliche, tumulata nel Cimitero del Verano.
Diego Angeli presenta 84 opere di Costa alla Società di Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma.
In Inghilterra Olivia Agresti Rossetti pubblica una monografia su Costa basata sulle memorie dettatele direttamente dall’artista. Alla Royal Society of Painters in Watercolours viene allestita una mostra importante di oltre 150 opere, tra oli e disegni, a cura di George Howard e Stopford Brooke, che seguono istruzioni lasciate a loro da Costa nel suo testamento, a beneficio di Tonina: Stopford Brooke scrive la presentazione del catalogo e George Howard paga l’affitto delle sale. Con la collaborazione di Edith Corbet, si realizza la vendita di 44 opere per oltre £ 2000.
1.
Nel Visitor’s Book di Castle Howard, alla data del 7 aprile 1882, è registrata la presenza di Costa. Successivamente è registrata anche quella di Stopford Brooke, insieme ai figli Maud, Evelyn e Olive, che per primo aveva promosso la mostra. Non c'è riscontro di questo viaggio nelle lettere di Costa.
2.
Il titolo originale è errato: si tratta di Bamburgh Castle.